Sempre più spesso si sente parlare di biodiversità cioè della varietà di specie che popolano il nostro pianeta. Meno spesso, purtroppo, il termine viene associato alla tematica dell’urbanizzazione delle città.Eppure le città sono gli habitat di diverse specie animali e vegetali che nel verde urbano trovano il contesto idoneo a conservarsi e a svilupparsi.

In una città come Torino, una delle più verdi del paese attraversata da fiumi importanti come il Po e la Dora che hanno creato degli interi eco-sistemi, la tutela della biodiversità urbana deve essere uno dei punti saldi delle politiche cittadine.

In primo luogo perché più verde in città significa aria più pulita e meno rumore (le piante attutiscono l’inquinamento acustico dato da cantieri e industrie) garantendo così una migliore qualità della vita.

In secondo luogo la cura del verde urbano permette di aumentare la sensibilizzazione nei confronti della natura e dei “suoi abitanti”, soprattutto nei più giovani. Se mostriamo loro che ci prendiamo cura delle aree verdi cittadine diamo un esempio concreto che li aiuterà a diventare adulti responsabili.

In terzo luogo le aree verdi possono essere una grande opportunità di lavoro per tutti coloro che si occupano di benessere fisico e mentale. Coinvolgere gli operatori del settore, promuovere le loro attività permetterebbe a loro di riprendere un settore che per via del Covid ha subito ingenti danni e ai cittadini di avere maggiori servizi.

Inoltre non dobbiamo dimenticare l’importanza del nostro patrimonio ambientale anche a beneficio del turismo e dei nostri amici a quattro zampe fornendo delle aree attrezzate e sicure.

La riqualificazione delle aree verdi e la loro promozione non può più aspettare.