Cambiamento climatico: quali conseguenze per la salute?


Il cambiamento climatico è ormai una realtà, ma quanto incide sulla salute dei cittadini? E le amministrazioni cosa possono e devono fare per evitare l’aggravarsi di una situazione già drammatica?

A queste domande risponderanno martedì 28 settembre alle 14:30 in via Legnano 28, Giorgio Diaferia, medico e docente del SUISM e Andrea Costa Sottosegretario alla Salute.

«È ormai noto come i cambiamenti climatici dettati dall’inquinamento delle nostre città aumentino il rischio di malattie cardiovascolari e respiratorie. A soffrirne sono soprattutto persone fragili come anziani, bambini e malati – dichiara Diaferia – L’amministrazione comunale, tenendo conto di ciò che l’ambiente richiede, ha il dovere di promuovere le eccellenze sanitarie del territorio come ad esempio il Parco della Salute, di incentivare la formazione di associazioni mediche che siano più vicine ai cittadini, di tutelare i pazienti fragili come quelli ospiti delle RSA».

Secondo il rapporto “Analisi del rischio. I cambiamenti climatici in Italia” pubblicato dal Centro Euro Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, a Torino nel periodo 2021-2050 la temperatura si potrebbe alzare di circa 2 gradi.

Questo provocherebbe un aumento delle ondate di calore, sempre più intense precipitazioni e maggiori rischi per la salute.

Si legge nel rapporto: “Sono attesi, infatti, incrementi di mortalità per cardiopatie ischemiche, ictus, nefropatie e disturbi metabolici da stress termico e un incremento delle malattie respiratorie dovuto al legame tra i fenomeni legati all’innalzamento delle temperature in ambiente urbano (isole di calore) e concentrazioni di ozono (O3 ) e polveri sottili (PM10)”.

«È arrivato quindi il momento di agire con politiche serie ed efficaci per evitare conseguenze irreparabili per la nostra Città e per la salute dei suoi cittadini».

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